In base al caso clinico e alla valutazione posturale e osteopatica effettuata, eseguo una seduta osteopatica personalizzata e mirata, volta al recupero delle funzioni vitali del paziente. Il trattamento si avvale di tecniche manuali, le tecniche osteopatiche sono dirette sia sui tessuti molli come i muscoli e le fasce, sia sulle strutture articolari. E’ frequente il trattamento manuale degli organi interni per le loro connessioni anatomiche e neurologiche con l’apparato muscolo-scheletrico. Mi servo anche di tecniche cranio sacrali fondamentali per facilitare e riequilibrare il meccanismo respiratorio primario , la cui funzionalità è di grande importanza per il benessere della persona.
Alla fine del trattamento mi assicuro che siano stati riarmonizzati i rapporti di mobilità tra le varie strutture anatomiche, e indicherò al paziente il piano terapeutico necessario per ottenere i massimi risultati e mantenerli nel tempo.
Nel trattamento osteopatico l’utilizzo della medicina manuale è fondamentale, l’abile uso delle mani è necessario per diagnosticare e curare le alterazioni strutturali e funzionali in vari tessuti ed organi in tutto il corpo, comprese le ossa, le articolazioni, i muscoli e altri tessuti molli, come parte integrante di una cura medica completa.
Le tecniche osteopatiche che utilizzo vengono divise convenzionalmente in tre grandi famiglie: tecniche osteopatiche strutturali, tecniche osteopatiche cranio sacrali, tecniche osteopatiche viscerali.
- La tecniche strutturali:
Le tecniche strutturali sono definite tali poiché ristabiliscono la mobilità della struttura ossea, correggendo le posizioni spaziali delle articolazioni secondo i loro assi di movimento.
La specificità e la rapidità delle manipolazione consente, più o meno a breve scadenza, il recupero della mobilità articolare. Queste tecniche strutturali, tuttavia, richiedono da parte del paziente uno stato di rilassamento, una fiducia ed una cooperazione molto grande con l’osteopata. Hanno una forte influenza neurologica, oltre che puramente meccanica, in quanto favoriscono l’emissione di corretti impulsi dalle e alle terminazioni della parte trattata. - Le tecniche craniali:
Le tecniche craniali agiscono sul movimento di congruenza fra le ossa del cranio, ristabilendone il normale “meccanismo respiratorio primario”, ossia quella combinazione di parti ossee, legamentose, muscolari, e fasciali che consentono il riequilibrio e l’armonia delle funzioni cranio sacrali.
Con queste tecniche si agisce in particolare sulla vitalità dell’organismo, qualità fondamentale che permette agli esseri viventi di reagire con efficacia agli eventi di disturbo provenienti dall’ambiente esterno e da quello interno. - Le tecniche viscerali:
I lavori intrapresi da Jean-Pierre Barral sugli organi dell’addome hanno mostrato che esiste una dinamica precisa: i visceri si muovono in modo specifico sotto l’influenza della pressione diaframmatica. Questa dinamica viscerale può essere modificata (restrizione di mobilità) o scomparire. In questo caso, i sintomi di disordini funzionali di un organo corrispondono ad una dinamica anormale dell’organo.
Applicando una tecnica specifica, l’osteopatia permette all’organo di trovare la sua fisiologia naturale ed i disordini legati alla restrizione di mobilità saranno così corretti.
Esiste da un punto di vista anatomico e funzionale una relazione tra i visceri e la struttura muscolo-scheletrica. Si sa, inoltre, che i visceri e gli organi hanno una mobilità propria e sono in relazione tra loro grazie a legamenti e pieghe delle membrane di rivestimento. La conseguenza è che una cattiva funzione della struttura (colonna vertebrale), può influenzare uno o più visceri e viceversa. Si possono trovare, in persone che soffrono di mal di schiena, problemi di mobilità del fegato, del colon, del rene o dell’utero. Il trattamento osteopatico mira, con tecniche indirette attraverso l’addome ed il diaframma, a ristabilire una buona mobilità viscerale.